Nelle giornate del 16 e 17 ottobre Davide Del Monte, direttore di Hermes Center, è stato a Roma, al Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), per partecipare a un confronto organizzato dal CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) su Libertà di espressione e libertà dei media.
In aula con Del Monte, che rappresentava la società civile, anche il vicepresidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e il presidente dell’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione.
Di seguito, alcuni dei punti principali che il nostro direttore ha sollevato durante la discussione:
1) Libertà di associazione. Il clima per le organizzazioni della società civile è peggiorato dal precedente monitoraggio del CESE (2019), con attacchi diretti da parte di funzionari pubblici, come nel caso di Open Arms.
Inoltre, il nuovo Decreto Sicurezza penalizza la resistenza passiva nei centri di accoglienza, già noti per gravi violazioni dei diritti umani, e prevede pene severe per manifestazioni non violente.
2) Libertà dei media e di espressione. Stiamo osservando un aumento delle “querele bavaglio”, utilizzate da esponenti del governo (come la Presidente del Consiglio e vari ministri) contro le critiche avanzate nei loro confronti.
La precarietà economica dei giornalisti, soprattutto freelance, riduce la capacità dei media di svolgere un ruolo di controllo, supervisione e denuncia.
3) Discriminazione. L’Italia supporta un modello di gestione dei migranti che prevede la deportazione in Paesi esterni, come l’Albania. Questo modello è pienamente approvato dall’Unione Europea , di cui fa parte, purtroppo, anche il CESE.
Inoltre, l’AI Act legalizza di fatto l’impiego di sistemi di sorveglianza biometrica nei contesti migratori (non regolamentando questo ambito) e negli spazi pubblici (fornendo fin troppe scappatoie burocratiche).
4) Stato di diritto. L’assenza di leggi sulle lobby e sui conflitti di interesse in Italia, unita a un alto livello di corruzione, rappresenta una grave lacuna nel sistema giuridico del paese.
Istituito nel 2018, il Gruppo Ad Hoc sui Diritti Fondamentali e lo Stato di Diritto (FRRL) è un organo orizzontale del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE o European Economic and Social Committee), che sottolinea il ruolo del gruppo nella promozione e protezione dei diritti fondamentali nell’UE, soprattutto di fronte a sfide come il regresso democratico e l’aumento del populismo.
Il FRRL collabora con vari soggetti interessati, tra cui la società civile e le istituzioni europee, per sensibilizzare e stimolare azioni su queste questioni critiche.