La moratoria sul riconoscimento facciale approvata in Italia ci ricorda perché dobbiamo chiedere un divieto

Ieri, 1 dicembre 2021, il Parlamento italiano ha introdotto una moratoria sui sistemi di videosorveglianza che impiegano tecnologie di riconoscimento facciale.

Questa legge introduce per la prima volta in uno stato membro dell’Unione Europea una moratoria sull’impiego di questi sistemi in luoghi pubblici o aperti al pubblico, e riguarda alcune autorità pubbliche e tutti i soggetti privati. Questa moratoria è un risultato importante perché pone l’attenzione sui pericoli per i diritti e le libertà delle persone derivanti dall’uso indiscriminato di tecnologie come il riconoscimento facciale. La durata prevista della moratoria è fino al 31 dicembre 2023, a meno che non sia introdotta una nuova legge sul tema della sorveglianza biometrica.

soggetti privati come ad esempio negozi, palazzetti sportivi e mezzi di trasporto non potranno utilizzare sistemi di videosorveglianza con riconoscimento facciale. Si tratta di un importante successo per la coalizione italiana di Reclaim Your Face che nell’ultimo anno ha chiesto di vietare questo tipo di tecnologie a livello europeo. Nella coalizione italiana, insieme al Centro Hermes, ci sono anche Associazione Luca Coscioni, Certi Diritti, CILD, Eumans, info.nodes, The Good Lobby, Privacy Network, Progetto Winston Smith, e StraLi.

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